lunedì 26 ottobre 2009

Il telescopio di Galileo al Nobelmuseet (Stoccolma)




Fa un certo orgoglio !

Il telescopio di Galileo ha avuto un ruolo fondamentale nella evoluzione del metodo scientifico, e a dirlo e spiegarlo sono gli organizzatori della mostra qui a Stoccolma.

La mostra é sponsorizzata anche da una azienda italiana, le OFFICINE PANERAI.

Ecco il link all'evento



domenica 25 ottobre 2009

Italia dall'estero

Ecco, a riportare quello che dicono dall'estero dell'italia si corre il rischio di passare per Comunisti!

E quindi vattele a guardare da solo le notizie :D e giudica tu:
qui ITALIA DALL'ESTERO

Intanto riporto le ultime 2 dalla Svazia dove mi trovo:

Continua a ridursi la libertà di stampa nell’UE - pubblicato il 22 ottobre 2009
Le donne furibonde con Berlusconi - pubblicato il 17 ottobre 2009

Non si tratta di essere Comunisti, è che Berlusconi imbarazza i suoi elettori, i suoi colleghi di partito e di maggioranza, perchè non dovrebbe imbarazzare anche me e qualche giornalista straniero ?

E poi la colpa non è certo solo sua: ci rappresenta bene, con i nostri pregi e i nostri difetti e nonostante questo nessuna alternativa realmente allettante è ancora emersa.

Guardare i nostri difetti attraverso gli occhi di qualcun altro è un primo passo che aiuta !

sabato 24 ottobre 2009

Ilda Boccassini



Oggi la televisione svedese ha trasmesso una delle puntate di una serie dedicata alla mafia.

Ilda Boccassini considerata uno dei più talentuosi procuratori al mondo viene intervistata.

Racconta il suo impegno dopo l'omicidio di Giovanni Falcone per scoprire i nomi degli esecutori e dei mandanti. Racconta i rischi, le rinunce e le difficoltà attraversate. La vita sotto scorta. E la soddisfazione di essere riuscita insieme alla sua equipe di assicurare alla giustizia i colpevoli ora condannati in modo definitivo.

L'intervistatrice gli chiede quali motivazioni l'anno aiutata a superare la pressione, il rischio, la solitudine. Ilda Boccassini risponde indicando le immagini di Giovanni, di sua moglie e dei corpi degli uomini della scorta. Senza nascondere le lacrime e anche i momenti di sconforto.


Verso la fine della intervista l'intervistatrice chiede anche del processo a Silvio Berlusconi, alle accuse che le vennero fatte di essere un magistrato politicizzato.
Ilda Boccassini racconta l'isolamento istituzionale, gli insulti mediatici ricevuti e di riflesso gli insulti ricevuti dalla gente comune per strada. Spiega che per la responsabilità dei processi in corso ha deciso di non esternare e di tenere per se i disagi, la solitudine e la sofferenza che questo ha comportato.

Orgogliosa racconta come ora che si occupa di terrorismo rosso è da sinistra che gli vengono mosse accusae di essere "fascista" e questa è la prova della sua costante tensione nel inseguire la giustizia senza preferenze e condizionamenti di colore politico.

Tutto molto difficile, avrebbe potuto andare altrove, risunciare, cedere e concedere le attenuanti generiche. Ma poi dice, come avrei potuto guardarmi allo specchio?




Ilda Boccassini combatte la mafia con tutte le sue forze a sue spese e vantaggio dell'Italia e degli italiani onesti e Silvio Berlusconi per cavarsela senza conseguenze dai pasticci che ha combinato con le sue mani non ha avuto un momento di dubbio nel provare ad attaccare e affondare un eroina moderna pur di ottenere un piccolo tornaconto personale.


Quando il tempo passa e l'attualità diventa cosa lontana, niente oppure righe in un libro di storia, e i nonni raccontano ai piccoli la vita, ci sono personaggi eroici come Ilda Boccassinile il cui coraggio le cui opere e la cui schiena dritta trasmetto un senso di giustizia, di speranza, di fiducia, di tranquillità che qualsiasi cosa brutta possa succedere c'è qualcuno che se ne occupa e noi possiamo stare tranquilli che alla fine andrà tutto bene.



E poi ci sono i cattivi uomini piccoli, nani, mossi da piccoli interessi personali, abili nel far leva sulle debolezze e le miserie dei loro simili, indifferenti alle sofferenze alle privazioni e alle ingiustizie che causano, attenti solo al proprio immediato tornaconto e a soddisfare la loro vanità e desiderio di potere, guidati e schiavi del proprio egocentrismo, pronti a danzare davanti alle telecamere e a pronunciare parole che non sopravviveranno il passare della sera, figuriamoci il giudizio della storia.
Uomini piccoli come Silvio Berlusconi, le cui azioni nel presente provocano solo disgusto, ma nella storia non lasceranno traccia, solo un nome qualunque da usare in una favola quando serve inventare il nome del personagggio cattivo, sapendo comunque cosi di non fare un torto a nessuno che non se lo merita.




domenica 4 ottobre 2009

Massprotest mot Berlusconi




Telegiornali e televideo della televisione pubblica svedese SVT riportano la notizia della manisfestazione a Roma per la liberta di stampa citando le intimidazioni dirette da Berlusconi attraverso i media che controlla verso i suoi avversari e le citazioni in giudizio per fermare i giornali che hanno raccontato lo scandalo sessuale che lo ha travolto.




In svezia la libertà di stampa è sentita in modo molto forte, ad esempio anche nel recente incidente diplomatico causato dall'articolo apparso su Aftonbladet che ha offeso la sensibilità degli Israeliani, il governo ha difeso il giornalista e la libertà di stampa.


La frase (attribuita  a Voltaire) "Non condivido le tue idee,ma combatterò fino alla morte per difendere il tuo diritto" viene presa molto sul serio.